Vino d’Artista di Maurizio Rocchi

Vino d’Artista di Maurizio Rocchi

Dichiaro fin da ora, con enorme rammarico, che non conoscevo questo produttore fino a poche settimane fa, e siccome non voglio che una cosa simile avvenga anche a voi, vi esorto ad uscire di casa a cercare  i suoi vini.
Con Maurizio Rocchi il mondo dell’arte si fonde con quello del vino. Artista e bio-agricultore dal 1990 nella provincia di Viterbo (nella Tuscia, per precisione), pone ogni anno sulle sue bottiglie la riproduzione delle sue opere più significative. Romantico il pensiero che mentre lui cresce come artista il suo vino cresce negli anni come bontà. Come disse la favolosa attrice Virginia Madsen nel mitico film Sideways “Il vino è un essere vivente…Ed è in costante evoluzione e acquista complessità, finché non raggiunge l’apice…E poi comincia il suo lento, inesorabile declino. E che sapore… cazzo, quant’è buono!”.
Chiudendo questa piccola parentesi cinematografica, passiamo a parlare del protagonista di questo articolo, ovvero il vino prodotto da Maurizio. Anno dopo anno ha iniziato aseguire le sue uve cercando di conoscerne e sfruttarne ogni singola caratteristica per dare il meglio, cercando di far trasmettere ai suoi prodotti tutta la naturalezza del territorio.Personalmente ho provato solo il bianco ma spero di riuscire presto a provare anche il rosato ed il rosso. Il suo Mercurio del 2012 (Malvasia di Candia (50%), Trebbiano Toscano (50%), tracce di Moscato) mi ha lasciato semplicemente basita. Appena versato nel bicchiere forti note di miele hanno pervaso le mie narici, per poi dare spazio a frutta matura, ginestra, camomilla e mandorle. Mi aspettavo di percepire al palato dei sapori dolciastri, invece con infinita eleganza e freschezza mi ha stupito, rapendomi con quella tipica sapidità derivante dai terreni vulcanici.
Un vino di una versatilità stupefacente, che può essere degustato sia in solitaria durante un aperitivo, che affiancandolo a piatti a base dipesce (tartare di gamberi con sentori di arancia) o carni bianche (azzarderei persino un coniglio alla cacciatora).
Maurizio Rocchi, oltre ad essere un favoloso produttore, ha trovato anche il tempo, insieme a Petra de Goede,per fondare l’associazione “A et A”, ovvero arte ed agricoltura, in quale scopo è quello di unire al mondo del vino quello della cultura. Oltre ad ammirare le sue opere sulle etichette dei suoi vini ho dato una sbirciata ad altri suoi quadri navigando per il web, non posso che fare i miei complimenti ad una persona che riesce a trasmettere tutta la sua passione sia attraverso l’arte che attraverso il vino. Chapeau!

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