Pannocchia, cannocchia o cicala: comunque migliore della mazzancolla

 

A Slow Fish 2013 l’unione tra degustazione e lezione per riscoprire specie nostrane sparite dai nostri piatti.
Pannocchia, cannocchia o cicala: comunque migliore della mazzancolla.

Oltre alla divulgazione scientifica ed educativa, Slow Fish ha presentato quest’anno al pubblico percorsi e attività dedicati alla rieducazione a tavola con lo scopo di riportare in auge specie scomparse dai piatti italiani.
Gli appuntamenti gratuiti organizzati dalla Regione Lazio hanno riscontrato un discreto successo, registrando sempre il “tutto esaurito”.
Il connubio ideato tra degustazione e lezione da Slow Food Lazio ha toccato anche argomenti scomodi quale la situazione del mare laziale, poco salubre.
L’idea ultima degli organizzatori di questi incontri deve essere stata la volontà di far conoscere la cucina laziale di una volta e usare la riscoperta di sapori passati come chiave per salvaguardare il mare e la pesca del futuro.
Tra le varie specie marine riportate a tavola negli incontri, c’è la pannocchia, o cannocchia (Squilla mantis). Scalzata dalla mazzancolla negli ultimi anni, la pannocchia è un crostaceo mediterraneo legato alla nostra storia culinaria.
Francesca Rocchi, Presidente Slow Food Lazio, mostra i motivi per cui la pannocchia è una specie negletta: difficile da mangiare rispetto alla mazzancolla, una minor quantità di polpa per singolo individuo e maggior difficoltà nel pulirla. A queste problematiche offre la soluzione dando un suggerimento sul come pulirle e mangiarle.
Sembra un atto semplice, ma dietro c’è la soluzione di un grande problema. Le mazzancolle che arrivano sui mercati italiani sono per lo più di origine estera e provengono da acquacolture costiere. Per far posto agli spazi necessari, le foreste di mangrovia, l’albero costiero di molte nazioni asiatiche, sono state abbattute. Ciò ha comportato moltissimi danni agli ecosistemi. Inoltre la mazzancolla arriva già cotta e surgelata nei nostri mercati, comportando un serio degradamento della qualità nutrizionale.
In un semplice gesto come può essere la preparazione della pannocchia per un piatto di linguine, c’è molto di più. C’è un’azione sostenibile e consapevole.

“Cose dell’altro gusto” propone qui il video. Francesca Rocchi presenta la storia della pannocchia, i motivi per cui preferirla alla mazzancolla e un metodo per pulirla e assaporarne il gusto.

Le guide Slow Food “Mangiamoli giusti” e “Quelli che non abboccano, la guida all’acquacoltura” sono scaricabili da qui: http://www.slowfood.it/sloweb/C2744B880a41b1C0A7myT1FC4402/scarica-le-guide-al-consumo-responsabile-slow-food

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