Le Coppiette alla romana sono conosciute sin dai tempi più remoti, composte da due strisce di carne equina unite da un lato, cosparse di spezie , un tempo arrostite allo spiedo e poi essiccate al sole con l’aria e il vento, oggi nel forno.
Una volta esisteva anche Er Coppiettaro, un venditore ambulante che offriva questo caratteristico cibo urlando: Coppieeee! Soprattutto in vicinanza delle osterie poiché Le Coppiette sono l’ideale accompagnatore del vino dei Castelli. Le Coppiette poi per anni, dalla fine dell’800 all’inizio del ‘900, era anche il nome delle polpette.
Adesso le Coppiette si trovano per lo più in negozi di Alimentari molto attrezzati nella zona dei castelli, in Macellerie vecchio stampo oppure nelle Fraschette.
Sapete perché si chiamano così?
Perché c’era l’antica usanza di richiamare i passanti con un ramo, la frasca appunto, che venivano posti in bella vista accanto all’insegna del locale.
Il modo per preparare le Coppiette ce lo racconta Livio Jannattoni, al quale lo insegno l’ultimo Coppiettaro da lui intervistato.
Ricetta
Tagliare a strisce larghe 5 cm della carne scelta di cavallo e lasciarle marinare per 24h con sale, pepe, aglio e peperoncino. Passarle poi per quattro-cinque ore in forno a legna, tagliarle a strisce sottili e legarle a coppia con il caratteristico filo rosso.