
Come in tutte le isole dei Caraibi, la cucina di Dominica è basata sugli ingredienti sempre freschi offerti dal mare e dell’entroterra.
Come in tutte le isole dei Caraibi, la cucina di Dominica è basata sugli ingredienti sempre freschi offerti dal mare e dell’entroterra. Pesce, aragoste, granchi e ostriche sono semplicemente cotti alla brace e conditi con succo di limone o una salsa a base di aglio e burro fuso.
I secondi piatti di carne, invece, si basano su maiale, pollo e capra. Il piatto unico tradizionale caraibico è il riso con il pollo. Ottimo anche il roti, pane dalla forma piatta, importato dall’Asia, farcito con curry di carne o verdure. Il callaloo, invece, è una zuppa cremosa e speziata di okra con carne, e diverse verdure, tra cui taro, cavolo, spinaci, cipolle, melanzane e aglio. Alcune varianti prevedono l’aggiunta di prosciutto, granchio e latte di noce di cocco.
Tra le specialità locali vale un assaggio anche il builijow, pesce volante servito con un bigné di pane. Ottimo anche il granchio farcito e il mountain chicken, il piatto nazionale che non prevede affatto carne di pollo tra gli ingredienti, ma cosce di rana fritte e condite con una salsa piccante.
Tra i prodotti locali, molto apprezzato è il sea moss, bibita analcolica prodotta con alghe, zucchero e spezie. Alcuni locali aggiungono anche un pizzico di latte in polvere per renderla più cremosa. Dalle sorgenti naturali dell’isola proviene l’acqua utilizzata per la produzione della birra locale Kubuli. E’ di produzione locale anche il Macoucherie, un rum che viene venduto in bottiglie di plastica.
Superlativa la frutta, che cresce abbondante. Banane, papaya, ananas e guaiava vengono consumate fresche o sotto forma di succhi e frullati. Alla cucina creola si affianca la tradizione culinaria del popolo indigeno del Kalinago, basata su ingredienti freschi.
Fin dal loro arrivo a Dominica, i Kalinago si sono nutriti della piccola fauna locale, come opossum, iguana e piccoli roditori. Dal mare ricavavano il pesce, i crostacei e le ostriche. Con il tempo hanno imparato a coltivare anche la manioca, le patate, le patate dolci che affiancano al consumo di altre radici. I cibi venivano conservati mediante l’affumicatura, l’essicazione e la tostatura.
Tra le specialità Kalinago, troviamo il dukuna, un pane preparato con farina di manioca, e lo stuzzicante pesce rosso con salsa di latte di cocco, una ricetta che si tramanda da più di 500 anni.