Tra i tanti sapori che accompagnano il Natale, uno spicca per la sua capacità di evocare subito l’atmosfera delle feste: la cannella. È un aroma che non si limita a ricordare solo i dolci, ma si percepisce in molte occasioni quotidiane durante la stagione, come una tazza fumante di tè o cioccolata, le luci soffuse di una candela profumata o anche semplicemente l’aria frizzante che si respira nei mercatini dove questa spezia è sempre protagonista. La cannella riesce a collegare l’esperienza sensoriale a un contesto ben preciso, grazie anche agli usi tradizionali e alle decorazioni che ne fanno una componente quasi imprescindibile del Natale. Un fenomeno che molti sottovalutano, ma che in realtà nasce da un complesso intreccio tra gusto, cultura e pratiche diffuse in diverse regioni.
Il legame tra cannella e le girelle della tradizione
Un dolce in cui il profumo di cannella arriva chiaro e deciso è il cinnamon roll, una girella lievitata e aromatizzata che negli ultimi anni ha conquistato una diffusione globale, ma che ha radici ben precise in alcuni paesi del Nord Europa. La Svezia è spesso indicata come patria di questa specialità, conosciuta localmente come kanelbulle e nata probabilmente durante il periodo della Golden Age del Paese.

Nonostante le incertezze storiche, la passione degli svedesi per questi dolcetti è documentata a livello sociale: si stima che ogni abitante ne consumi circa 316 all’anno. Per questo motivo, il 4 ottobre rappresenta un momento dedicato a questa specialità, collegata anche all’istituzione della pausa caffè, nota come fika, che è un rito quotidiano molto sentito nel paese. Un dettaglio che molti non conoscono è la variazione americana del dolce, spesso arricchita da una glassa zuccherina che rende la superficie più dolce e lucida, un’aggiunta che ha contribuito alla loro diffusione anche oltre Oceano.
In questi mesi, nelle cucine italiane, il cinnamon roll è sempre più presente come proposta per una merenda diversa o una colazione dai profumi intensi, perfetta per chi vuole portare un tocco internazionale ai giorni di festa, senza perdere il calore di un dolce fatto in casa.
Ingredienti e preparazione tra tradizione e tecnica
La preparazione dei cinnamon rolls si basa su un impasto lievitato che richiede ingredienti precisi e una certa attenzione alle fasi di lavorazione. La scelta della farina è cruciale, in quanto deve supportare una lunga lievitazione e garantire una consistenza soffice e morbida, simile al pan brioche. In Italia, tra le farine più adatte si segnala quella di grano tenero tipo 0 con forza W330, ideale per questo tipo di ricette. Un altro punto importante è l’aroma: oltre alla cannella, un mix di spezie come zenzero, noce moscata e chiodi di garofano contribuisce a creare il profilo aromatico tipico di queste girelle. L’uso di una bustina di aroma senza glutine, calibrata in dosi intorno ai 5 grammi ogni 500 grammi di farina, permette di personalizzare l’intensità al gusto personale. Qui si apre un’opportunità interessante per chi vuole sperimentare in cucina: utilizzando lo stesso mix aromatico, è possibile arricchire altre preparazioni tipiche dell’inverno, come lo strudel, la apple pie o un classico vin brulé.
Chi vive in città lo nota ogni giorno: l’impasto deve essere realizzato con una fase iniziale di riposo, seguita dall’unione di uova, zucchero e burro aromatizzato con scorza d’arancia biologica, tutti passaggi che contribuiscono a sviluppare la giusta elasticità della pasta. Il rispetto delle temperature di lievitazione, intorno ai 26 gradi, è un dettaglio che molti trascurano ma che fa la differenza nel risultato finale. Gli ultimi step prevedono di arrotolare l’impasto cosparso di zucchero e spezie, tagliarlo in dischi uniformi e lasciare lievitare ulteriormente prima di cuocere i rotolini in forno statico a 180 gradi per una mezz’ora circa. Seguendo questa procedura si ottiene un dolce morbido e aromatico, che non perde mai la sua personalità, ideale per essere gustato sia a temperatura ambiente sia leggermente riscaldato.
Molti italiani stanno osservando sempre più spesso nei mesi invernali la riscoperta di questi dolci, che coniugano tecnica, tradizione e un aroma che riporta immediatamente alle festività e alla convivialità di un tempo.
